La parola ansia deriva dal verbo latino angere e significa stringere, soffocare. Questo termine descrive perfettamente lo stato di tensione caratteristico dell'ansia, una reazione fisiologica naturale che prepara l'organismo ad affrontare cambiamenti o situazioni di allerta. Tuttavia, quando esso diventa persistente, pervasivo ed incontrollabile, compromettendo il benessere quotidiano e ripercuotendosi negativamente sulla sfera sociale, lavorativa ed affettiva, potrebbe essere il sintomo di uno stato patologico associabile ad un disturbo d'ansia.
I disturbi d'ansia, generalmente, si manifestano con una costante sensazione di allerta, inquietudine e percezione di pericolo imminente. I sintomi, che includono sia manifestazioni fisiche che psicologiche, possono però variare in base alle caratteristiche individuali ed alla tipologia di disturbo.
Quando l'ansia fisiologica si trasforma in episodi acuti e ricorrenti, che insorgono anche in momenti di apparente tranquillità, è fondamentale rivolgersi ad uno psicologo.
Se non trattati, i disturbi d'ansia possono impattare significativamente sulla salute psicofisica, aggravando patologie cardiovascolari, causando disturbi del sonno, problemi gastrointestinali, vertigini, mal di testa e, nei casi più gravi, compromettendo la qualità della vita, le relazioni e la produttività lavorativa.
Riconoscere l'ansia e intervenire tempestivamente può fare la differenza nel ripristinare il proprio equilibrio e benessere.